
Il bruxismo è un’involontaria contrazione dei muscoli facciali, questa contrazione porta a digrignare i denti sfregando tra loro le due arcate dentarie oppure stringendo con forza eccessiva le mascelle.
Nella maggior parte dei casi, si verifica durante il sonno e, in conseguenza delle situazioni particolari che genera, può portare a soffrire di emicrania, causare dolori alla mandibola e più in generale causare un’usura anomala ed eccessiva dei denti.
il bruxismo è legato ad anomalie transitorie, nel sonno dell’attività cerebrale che si ripercuote sull’attività respiratoria, cardiaca, circolatoria e muscolare, il meccanismo che coinvolge gli organi elencati avviene attraverso la produzione di sostanze che creano la stimolazione immediata degli organi.
Gli studi effettuati sulla patologia, non hanno portato a definire un’unica causa principale che possa generare il bruxismo, spesso è il prodotto di una serie di fattori che, sommati tra loro portano al disturbo, tra i principali ritroviamo: ansia, stress, problemi emotivi, malocclusioni dentarie (cioè un allineamento non perfetto tra le due arcate), fumo, caffeina; e quando lo ritroviamo presente a livello infantile, invece, può essere causato da un tentativo di alleviare il dolore causato da mal di denti od otiti.
Cosa comporta il bruxismo?
Il bruxismo può portare a conseguenze importanti se non interveniamo in maniera tempestiva, è possibile che si causino delle fratture nei denti: sfregando e serrando si favorisce la rottura del dente. Inizialmente possono comparire delle crepe, ma col tempo i denti si fratturano a livello dei bordi incisali, delle cuspidi dei molari, oppure verticalmente.
Sensibilità dentale: al logorarsi progressivamente lo smalto, la dentina resta esposta, provoca sensibilità al caldo e al freddo.
Problemi muscolari nella zona cervicale e della schiena: si arriva a esercitare così tanta forza da danneggiare il collo.
La qualità del sonno in un paziente affetto da bruxismo è scarsa e se è alterata può causare insonnia.
Rimedi e trattamenti
Il trattamento del bruxismo consiste principalmente nel portare un bite dentale, uno speciale apparecchio in resina trasparente rigida realizzato su prescrizione del medico dentista e applicato, di solito, sull’arcata superiore, durante il sonno.
Lo scopo del “bite” è quello di ridurre gli effetti del bruxismo sui denti e ridurre la resistenza alla erosione traumatica per l’azione di scivolamento che la dentatura dell’arcata inferiore esercita sul dispositivo nell’atto del digrignamento.
Occorre ricordare che il bite dentale non è la cura per il bruxismo, che sia una causa o un effetto, ma agisce in modo preventivo, l’effetto auspicato è ottenere dei movimenti protrusivi e di lateralità liberi dalle resistenze create dalle cuspidi dei denti e dal piano inclinato degli incisivi superiori.
Questo permette la riduzione dell’ipertrofia muscolare, la protezione meccanica delle superfici dentali e un sonno di miglior qualità del paziente.